TRATTAMENTI TERMICI

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Per l’esecuzione dei trattamenti termici occorrono attrezzature per il riscaldamento, il raffreddamento, per la misurazione e regolazione della temperatura.
Le attrezzature atte al riscaldamento sono i forni costituiti principalmente da cavità entro cui si genera calore, munita di mezzi di separazione che hanno lo scopo di limitare le perdite.
La necessità di avere un’uniformità di temperatura nella cavità di riscaldo è data dall’esigenza di eseguire il trattamento ad una definita temperatura.
La natura del mezzo contenuto nella cavità in cui si pongono i pezzi deve essere controllata, se ne devono quindi conoscere la composizione e gli effetti che esso produce.
Il forno deve inoltre poter regolare automaticamente la temperatura nella camera, dovrà perciò possedere dispositivi atti alla regolazione della sorgente di calore al fine di conservare la temperatura ad un valore prefissato.
I forni si classificano in forni a muffola o a crogiuolo a seconda del mezzo contenuto nella cavità. Saranno a muffola quando la cavità è occupata da un aeriforme (come aria, gas, vapore), mentre si dicono a crogiuolo quando la cavità è occupata da un liquido (come sale, metallo fuso, olio).
Oggi l’aria è sostituita da gas, miscele di gas o dal vuoto.
Grazie alla composizione liquida dei sali, i forni a crogiuolo porteranno sensibili vantaggi rispetto all’atmosfera aeriforme dei forni a muffola.
I sali si suddividono in:  
Sali a basso punto di fusione (150÷ 550°C):sono miscele di nitrati impiegate per i rinvenimenti e i bagni di raffreddamenti termali.
Sali a medio punto di fusione (500÷ 700°C): sono miscele di cloruri impiegate per rinvenimenti a temperatura elevata e preriscaldi. · Sali ad alto punto di fusione (600÷ 900°C): sono miscele di cloruri e di carbonati di metalli pesanti (bario) impiegate per ricotture, tempre, preriscaldi.
Sali ad altissimo punto di fusione (1000÷ 1350°C): sono miscele di cloruro di bario, di borace e di cianuro di sodio impiegate per la tempra di acciai rapidi.

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