La richiesta di un impiego sostenibile ed economicamente sensato di energia e materie prime è un tema caldo a livello mondiale. Molte, infatti, sono le aziende che tengono sotto controllo l’energia come fattore di costi importante.
Negli Stati Uniti, già nel 2014, il 17% dell’energia industriale consumata viene impiegata per il trattamento termico – come affermato da Janusz Kowalewski su Linkedin (https://www.linkedin.com/today/posts/janusz-kowalewski+0_24Du5xuXCnQZmt9sk5vMsK) – e che questo importo può arrivare ad essere pari al 15% del costo di produzione di un prodotto.
Secondo i risultati dell’organizzazione dirigente del settore CECOF (The European Committee of Industrial Furnace and Heating Equipment Associations), che sostiene gli interessi dei produttori europei di forni industriali e impianti per il trattamento termico e altri, il 20 % delle macchine e dei processi impiegati nella produzione industriale hanno più di dieci anni ed utilizzando più energia di quanto sarebbe necessaria. La conclusione è che diventa sempre più urgente prendere delle misure al fine di ridurre il consumo di energia di questi impianti e con ciò anche i costi.
A questo proposito, ecco la relazione sui progressi della strategia sulle materie prime pubblicata dalla Commissione Europea:
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52014SC0171&from=IT