Il Global Gender Gap Report e le donne manager in Italia

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Il Global Gender Gap Report è stato introdotto dal World Economic Forum nel 2006 e si fa carico di mostrare l’ampiezza e la disparità di genere in tutto il mondo. Per ciascuna nazione viene fissato uno standard del divario basato su criteri economici, politici, di educazione e di salute. Abbiamo voluto dare uno sguardo alla situazione italiana. Nessuna delle grandi metropoli italiane è nella top ten della classifica sulle imprese con la maggior concentrazione di donne in Consiglio di Amministrazione o al vertice. Addirittura, Roma risulta fra le province meno “woman friendly” per le posizioni di top management.

La ricerca, effettuata applicando l’algoritmo di ATOKA (http://blog.spaziodati.eu/it/2015/06/15/nasce-atoka-io-b2b-lead-generation-su-6-milioni-di-aziende-italiane/) ed ha evidenziato, sui dati di oltre 1 milione di aziende italiane, alcuni dati che riassumiamo qui:

  • Città con maggior numero di donne in CdA: Bologna, Biella, Siena e Savona (36%)
  • Roma è in coda alla classifica con solo il 27%
  • Fra le ultime (tra il 14% e il 26%) Vibo Valentia, Foggia, Caserta, Crotone, Cosenza, Bari, Catanzaro, Reggio Calabria, Salerno, Potenza

La percentuale di donne al vertice scende con il crescere delle dimensioni aziendali: il numero di aziende italiane con amministratore delegato unico donna è pari al 20%. Quando si entra nel dato dei settori, lo scenario presenta donne che fanno più facilmente carriera nell’istruzione, negli istituti di bellezza, nell’assistenza sociale. In negativo i settori del comparto elettrico, del software, dell’ingegneria e del commercio all’ingrosso. Alla fine, sulla riga del totale, l’Italia è al 41esimo posto del Global Gender Gap Index, fra i peggiori d’Europa. mIl documento pubblicato, aggiornato con i dati del 2015, è disponibile a questo indirizzo: mhttp://reports.weforum.org/global-gender-gap-report-2015/economies/#economy=ITA

Sono i Paesi nordici a vincere: nelle prime tre posizioni Islanda, Norvegia e Finlandia. Meglio dell’Italia le Bahamas e all’ultimo posto lo Yemen.

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