Industria 4.0 ovvero una quarta rivoluzione industriale, un processo che porterà alla produzione industriale nella sua veste completamente automatizzata e interconnessa. Secondo McKinsey (la multinazionale di consulenza che ha steso un rapporto sull’oggetto) le nuove tecnologie digitali muteranno quattro direttrici di sviluppo: utilizzo dei dati, potenza di calcolo e connettività, big data, open data, Internet Delle Cose, Cloud Computing.
Dati, quindi, raccolti per trarne valore (e qui la seconda direttrice).
Curioso osservare come oggi le imprese utilizzino solo l’ 1% di questi dati, un ampio spazio di miglioramento e affinamento per comprendere – da parte delle imprese – al fine di perfezionare la resa delle macchine e ottenere da questo sicuri vantaggi.
La terza prospettiva è quella dell’interazione fra uomo e macchina, attraverso le interfacce touch, e la realtà aumentata (non ultima la frontiera pionieristica dei Google Glass per migliorare le proprie prestazioni sul lavoro).
A chiudere questo poker il settore che si occupa di trasformare il digitale in reale, ovvero la manifattura adattiva, la stampa 3D, tutto il comparto della robotica, le comunicazioni, le interazioni macchina-macchina e le nuove tecnologie per l’immagazzinamento e utilizzo dell’energia in modo mirato al fine di ottimizzare costi e prestazioni.
Industria 4.0, espressione che nasce nel 2011 alla fiera di Hannover e che dopo un attento lavoro durato due anni da parte della sua commissione, si consolida in un report nel 2013, l’8 Aprile, sempre ad Hannover.
Già, ma quali possono essere le conseguenze di questa quarta rivoluzione? Certamente in un cambio di figure professionali da impiegare: aumenteranno addetti all’area finanziaria, al management, all’informatica e all’ingegneria, dove le competenze necessarie sono di problem solving, di pensiero critico e creatività.
Diventa utile, quindi, attrezzarsi per tempo, puntando a 360 gradi sull’innovazione anche all’interno delle figure professionali, abbracciando le opportunità che il cambiamento può offrire.
Il Governo Italiano sta lavorando alla trasformazione digitale affinché questo mutamento possa essere un’opportunità per la crescita e l’occupazione.
Per quali categorie di beni scattano i bonus super e iper ammortamento? Quali tipologie d’investimento premiano e a quali condizioni? Quali i termini temporali di riferimento, le scadenze e a favore di quali soggetti? A queste domande risponde la Circolare 4/E redatta lo scorso 30 Marzo dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’Agenzia Delle Entrate http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Documentazione/Provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/Circolari/Archivio+circolari/Circolari+2017/Marzo+2017/Circolare+n.4+del+30032017/CIRCOLARE+n.4_E+del+30-03-2017.pdf
Per fornire chiarimenti sulle misure fiscali introdotte per dare impulso all’ammodernamento delle imprese e alla loro trasformazione tecnologica e digitale così come commentato da Il Sole 24 Ore http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-03-22/industria-40-partita-vincere-063511.shtml?uuid=ACE59asC&refresh_ce=1
Come è possibile notare, forse l’Industria 4.0 non fa poi così tanta paura.
