Il credito d’imposta formazione 4.0 ha ottenuto il via libera dalla commissione Bilancio della Camera in relazione alla proroga per il 2019.
Viene confermato nel tetto annuale di 300 mila euro e attribuito nella misura del 50% alle piccole imprese e del 40% alle medie imprese.
Per quel che riguarda le grandi imprese il limite massimo annuale ammonta a 200 mila euro e nella misura del 30%
Nel 2019 è autorizzata la spesa di 250 milioni e il monitoraggio delle fruizioni del bonus è affidato nel 2020 al Ministero dell’Economia.
Mirella Liuzzi, prima firmataria del credito di imposta formazione 4.0 come oggi è proposto, spiega:
“Le imprese potranno contare sul credito d’imposta per la formazione 4.0 del personale anche per il prossimo anno .
Una misura che vale 250 milioni e che consideriamo strategica per dare un impulso decisivo alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese del nostro paese
A differenza di quanto fatto in passato – ha osservato – abbiamo voluto dare priorità alle piccole imprese, infatti potranno beneficiare di un credito d’imposta del 50% per le spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione sulle tecnologie abilitanti del Piano nazionale impresa 4.0. Per le medie imprese è previsto un credito d’imposta del 40%, mentre per le grandi del 30%.
Con questo provvedimento aiutiamo le piccole imprese a diventare grandi e le grandi a diventare forti poiché potranno investire nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti per favorire crescita e competitivita’ a livello internazionale. Il futuro sarà per le nostre imprese sempre più sfidante e il credito d’imposta per la formazione 4.0 incoraggia quelle realtà che con lungimiranza e visione andranno nella direzione intrapresa dal Governo di puntare sullo sviluppo delle tecnologie emergenti”.
Nel prossimo post andremo ad approfondire sia gli ambiti in cui il Credito d’imposta formazione 4.0 si applica che i commenti di alcuni esperti del settore in merito alle possibilità offerte da questo decreto.