La leadership nell’Industria 4.0

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La leadership nell’Industria 4.0 è ormai un argomento caldo nella nostra quotidianità. La tecnologia sta determinando le trasformazioni più rilevanti influenzando i settori e modificando gran parte delle professioni.

Ci siamo dentro, come riporta l’International Business Report (IBR) di Grant Thornton del 2019 – ricerca globale effettuata sui dirigenti di imprese del mid-market.

L’avanzamento nel mondo digitale darà il fattore di cambiamento più influente secondo il 42% degli intervistati. Poco dopo l’intelligenza artificiale e i big data (40%) e un maggiore utilizzo dell’automazione e della robotica (35%).

Diventa quindi necessario per la leadership nell’Industria 4.0 riformulare i propri modelli di business e dotarsi di nuove competenze che possano essere coerenti con l’utilizzo di strumenti intelligenti. Avremo macchine decisamente più efficienti, potenzieranno l’operato umano e a volte lo sostituiranno.

I leader del futuro dovranno conoscere perfettamente quello che significano termini quali intelligenza artificiale, machine learning, Internet of Things, infrastrutture cloud che diventano di uso comune. La sfida è quella di riassortire i propri team, favorendo una cultura aziendale più flessibile e aperta alle novità.

Secondo i dati dell’IBR, il 20% degli attuali dirigenti globali nel mid-market crede che la capacità di essere innovativi sarà la caratteristica più importante per i leader d’impresa nel 2030 mentre il 16% ritiene che lo sia già oggi. Allo stesso tempo il 18% sostiene che sapersi adattare al cambiamento sarà essenziale in futuro.

Queste le principali sfide della leadership nell’Industria 4.0.

Innovazione, adattamento e flessibilità saranno i punti chiave delle strategie di successo, ma il vero vantaggio competitivo delle imprese 4.0 saranno le persone. Insieme alle numerose competenze richieste, i leader dovranno anche formare i propri team, rendendoli il più possibile pronti ad affrontare le sfide del cambiamento e a raccogliere le opportunità che deriveranno da nuovi stimoli.

Una visione chiara e una direzione condivisa resteranno le carte vincenti per la leadership di domani, che dovrà impegnarsi a diffondere una cultura partecipativa, sperimentando soluzioni diverse e a volte rischiose. La vera forza risiederà nell’eterogeneità dei gruppi, nella diversità e nell’inclusione.

Uno studio condotto da Forbes ha recentemente dimostrato che i team inclusivi prendono migliori decisioni nell’87% dei casi, mentre i team eterogenei portano risultati migliori nel 60% delle occasioni.

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