Intelligenza Artificiale: obiettivi e sfide

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Intelligenza artificiale protagonista di una strategia italiana avviata tramite consultazione pubblica lanciata dal Mise.

Dal nostro punto di vista è stato questo lo spunto per cercare di tracciare un quadro che possa evidenziare la posizione dell’Italia nel campo e suggerire altri spunti per fare in modo che la strategia possa renderci parte dei generatori di un processo virtuoso in termini di progresso e non solo spettatori ai quali verrà necessariamente imposto un nuovo modo di utilizzare la tecnologia per poter essere competitivi nel futuro molto prossimo.

Vediamo quindi insieme prima in cosa consiste il piano che ha come protagonista l’Intelligenza Artificiale e in un altro post consideriamo alcuni spunti possibili per rendere il nostro paese uno dei protagonisti.

Il piano si inserisce nel contesto più ampio del Piano coordinato europeo per l’intelligenza artificiale redatto per fare in modo che l’Unione Europea possa fronteggiare e superare la concorrenza di Stati Uniti e Cina.

Gli obiettivi posti sono questi:

  • incrementare gli investimenti, pubblici e privati, nell’IA e nelle tecnologie correlate;
  • potenziare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione nel campo dell’IA;
  • sostenere l’adozione delle tecnologie digitali basate sull’IA;
  • rafforzare l’offerta educativa a ogni livello, per portare l’IA al servizio della forza lavoro;
  • sfruttare il potenziale dell’economia dei dati, vero e proprio carburante per l’IA;
  • consolidare il quadro normativo ed etico che regola lo sviluppo dell’IA;
  • promuovere la consapevolezza e la fiducia nell’IA tra i cittadini;
  • rilanciare la pubblica amministrazione e rendere più efficienti le politiche pubbliche;
  • favorire la cooperazione europea ed internazionale per un’IA responsabile e inclusiva.

I settori chiave sono stati identificati in industria e manifattura, agroalimentare, turismo e cultura, infrastrutture e reti energetiche, salute e previdenza sociale, città e mobilità intelligenti, pubblica amministrazione.

Uno scenario che sarà profondamente mutato al termine dell’emergenza COVID-19 e che renderà ancora più ambiziosa la realizzazione del progetto. Al momento attuale sono innumerevoli le incognite da risolvere per poter capire se si riuscirà in tempi ragionevoli a sfruttare al massimo la nuova tecnologia.

Un punto cardine è sicuramente la ricerca e l’individuazione di profili di alta qualità che possano fornirci gli strumenti e i dati per poter realizzare la competitività e non soltanto subirla. Questo cardine è rappresentato da figure professionali quali dottori di ricerca che possano occuparsi dei prodotti di intelligenza artificiale presso i laboratori di ricerca industriale.

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