Acciaio green: anche in Italia qualcosa si muove

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Acciaio green. Ovvero acciaio prodotto con l’idrogeno è uno degli argomenti che si fanno strada all’interno delle discussioni sul cambiamento climatico in questi giorni.

Nel mondo l’utilizzo dei combustibili fossili comporta l’emissione di circa 37 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno e una parte significativa è da attribuire all’industria dell’acciaio.

L’ acciaio green prodotto con l’idrogeno è chiamato anche idrogeno verde. Verde in quanto prodotto tramite elettrolisi.

Due moli di acqua si dissociano nei loro elementi costitutivi e questa dissociazione non è spontanea in quanto i prodotti hanno uno stato termodinamico più elevato rispetto ai reagenti quindi va fornita energia elettrica per sostenere il fenomeno.

Questo ci porta alla considerazione che l’energia elettrica venga prodotta da fonti rinnovabili.

Il processo per la creazione dell’acciaio green implica qualche inefficienza.

E’ stimato, infatti, che è il 70-80% dell’energia elettrica che viene trasformata in chimica (quindi in idrogeno) e che quindi sono necessari 50-55 chilowattora per produrre 1 chilogrammo di idrogeno.

Nell’ultimo decennio il costo dell’idrogeno verde è sceso del 60% e ora è stimato fra i 3,5 e 5,5 euro al chilogrammo. Entro il 2030 potrebbe scendere intorno all’1,8.

Nel frattempo Tenaris, Edison e Snam stanno collaborando per individuare e realizzare le soluzioni più idonee per la produzione, distribuzione e utilizzo di idrogeno verde.

Il progetto ha sede a Dalmine e investe in modo significativo il processo produttivo dell’acciaio green.

Oltre a questo è prevista la realizzazione di un sito di stoccaggio per l’accumulo di idrogeno ad alta pressione e l’utilizzo dell’ossigeno, prodotto localmente tramite elettrolisi, all’interno del processo fusorio.

“L’idrogeno verde – commenta l’Amministratore Delegato di Snam Marco Alverà – può rappresentare la soluzione ideale per decarbonizzare alcuni importanti settori industriali, in particolare per produrre nel lungo periodo acciaio a zero emissioni. L’accordo di oggi, che vede protagoniste tre aziende attive lungo l’intera catena del valore, è un primo passo per poter raggiungere questo importante obiettivo. Grazie alle sue tecnologie e alla sua infrastruttura, Snam si pone come uno degli abilitatori della filiera dell’idrogeno per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici e alla creazione di nuove occasioni di sviluppo, in linea con le strategie nazionali ed europee”.

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