Idrogeno – lo sviluppo della filiera in Italia

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Idrogeno: è la soluzione che può favorire la decarbonizzazione e ridurre l’impatto ambientale.

Abbiamo affrontato l’argomento parlando dell’acciaio green in questo articolo.

Nel 2050 l’idrogeno potrebbe rappresentare un quarto della quota nei consumi energetici in Europa e per lo sviluppo in Italia c’è bisogno di una strategia nazionale che preveda sia una rete legislativa che investimenti in infrastrutture, ricerca e innovazione.

Il rapporto “Strumenti di supporto al settore idrogeno. Priorità per lo sviluppo della filiera idrogeno in Italia” presentato da H2IT mette a fuoco queste problematiche.

Lo puoi trovare qui.

Qui sotto alcuni dei punti principali della relazione:

In Italia la quota totale di energia prodotta dall’idrogeno si aggira intorno all’1%, utilizzato per industria chi04mica, siderurgica e raffinazione

Questo idrogeno non è pulito, ma prodotto da combustibili fossili la cui produzione rilascia tra i 70 e i 100 milioni di tonnellate di CO2 in tutta la UE

idrogeno emissioni

Il settore è altamente tecnologico, il suo giro d’affari è di 820 miliardi di Euro l’anno e crea 5,4 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2050 in Europa. In meno di trent’anni possiamo assistere a una rivoluzione che potrebbe cambiare la società e l’economia del vecchio continente.

L’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili attraverso il processo di elettrolisi dell’acqua è privo di emissioni sia carboniche che inquinanti.

L’idrogeno è fondamentale per raggiungere l’obiettivo UE di riduzione del 100% delle emissioni entro il 2050 e del 60% entro il 2030

Il percorso tracciato dalla Commissione UE si pone due obiettivi principali:

– raggiungere entro il 2024 i 6GW di elettrolizzatori installati per produrre 1 milione di tonnellate di idrogeno verde;

– raggiungere entro il 2030 40 GW per una produzione di 10 milioni di tonnellate sul territorio europeo.

idrogeno rapportoNel rapporto sono inserite alcune priorità strategiche che hanno lo scopo di abbattere le barriere allo sviluppo del settore idrogeno in Italia.

1. Definire il ruolo strategico a lungo termine dell’idrogeno: è fondamentale tracciare una direzione chiara che indichi delle azioni puntuali e degli obiettivi definiti per supportare il settore e abilitare gli investimenti. Nella prima fase di sviluppo, per coprire i gap economici esistenti sarà necessario il supporto pubblico attraverso un sostegno dedicato e stabile nel lungo periodo.

2. Sviluppare un quadro legislativo e tecnico-normativo chiaro: regole certe, semplificate a livello burocratico e armonizzate a livello internazionale consentirebbero alle aziende coinvolte nell’intera filiera di operare, su uno scenario europeo, in condizioni favorevoli anche per gli investimenti.

3. Garantire la certificazione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni: un sistema di certificazione basato su Garanzie di Origine al fine di promuovere l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni, in linea con le direttive europee.

4. Supportare la ricerca, l’innovazione e la formazione: in questa fase di sviluppo, il ruolo dei centri di ricerca è primario, vanno quindi supportati con finanziamenti ad accessibilità semplificata per progetti dimostrativi o di ricerca specifici. L’evoluzione del settore richiederà anche figure professionali specializzate in un’ampia gamma di conoscenze tecniche che si possono creare investendo sull’educazione, dalle scuole superiori fino a quella universitaria per formare i futuri tecnici specializzati. Un’occasione imperdibile per un paese che vuole ripartire creando nuove opportunità d’occupazione.

5. Sviluppare un’infrastruttura di rifornimento per la mobilità: la costruzione di una rete di stazioni di rifornimento per veicoli idrogeno è la soluzione migliore per permettere la circolazione di mezzi a celle a combustibile sia per il trasporto leggero che per quello pesante su gomma, ma anche dedicate al trasporto ferroviario e ai mezzi negli hub logistici, come porti e aeroporti.

7. Incoraggiare la collaborazione strategica tra progetti di Hydrogen Valleysè prioritario individuare i nuclei iniziali per lo sviluppo sinergico di più usi finali e sviluppare diverse applicazioni al fine di favorire la crescita della domanda, lo scale-up delle tecnologie e di conseguenza ridurre i costi.

8. Sensibilizzare e informare l’opinione pubblica: lo sviluppo della filiera deve essere accompagnato da campagne informative e progetti educativi sulle tecnologie dell’idrogeno e sulle procedure di sicurezza applicate.

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