Collaboratori nelle soluzioni aziendali: il coinvolgimento

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Coinvolgere i collaboratori nelle soluzioni aziendali è una pratica che sicuramente apporta benefici da entrambe le parti.

In un’azienda la critica costruttiva porta sempre a trovare la strada più corretta per implementare circoli virtuosi che apportano benefici sia alla produttività che all’ecosistema di “appartenenza” aziendale (sappiamo bene che un collaboratore in sintonia con la propria azienda è un valore aggiunto notevole in ogni organizzazione: pensiamo ora ai casi in cui tutti i collaboratori rappresenterebbero un valore aggiunto sia per le proprie competenze che per il coinvolgimento attivo al miglioramento aziendale).

Il coinvolgimento diretto dei collaboratori nelle soluzioni aziendali permette all’azienda di evitare che una valutazione sbagliata influenzi la bontà del cambiamento.

Presupposti errati o marginali sono i nemici principali del processo.
In un’ottica di utilizzo efficiente delle risorse disponibili e dell’orientamento ad accettare le proprie responsabilità sociali, l’azienda dovrà rispondere ai bisogni preminenti dalla cui soddisfazione si genera simultaneamente sia un incremento della soddisfazione dei collaboratori che la generazione di benefici per l’azienda.

Questa è la soluzione “win-win” che avvia un circolo virtuoso dato dalle interrelazioni esistenti tra la sfera familiare e quella lavorativa. Proprio per questo è fondamentale il coinvolgimento dei collaboratori nelle soluzioni aziendali.

Dopo questo processo l’attenzione potrà essere focalizzata alla risposta in merito ai bisogni a valenza sociale e valenza aziendale in funzione della disponibilità di risorse.

Saranno quindi i manager a dover agire assicurando una distribuzione equilibrata delle priorità di intervento tra bisogni aziendali e valenza sociale. Dovranno cercare secondo criteri di equità di assicurare entrambi i tipi di interesse.
Quei bisogni che invece non sono rilevanti né da un punto di vista sociale né aziendale possono essere trattati con priorità minore nel processo di cambiamento.

Già, ma come è possibile per un manager poter intraprendere questo percorso al fine di stilare una linea guida che concili l’azienda con i collaboratori?

Da un’analisi di benchmark e dalla valutazione delle possibili iniziative.

L’obiettivo in questo frangente è quello di individuare le iniziative che potenzialmente rispondono alle domande poste dal cambiamento permettendo quindi alla direzione di giungere alla definizione di una lista di possibili iniziative alternative da implementare per fornire le risposte ai bisogni prioritari.

In questo caso è il coinvolgimento dei collaboratori che permette alla direzione di raccogliere le informazioni utili alla corretta valutazione delle singole opportunità di sviluppo della conciliazione, favorendo così una scelta più oculata fra le alternative esistenti e un’allocazione ottimizzata delle risorse. Il coinvolgimento dei lavoratori permette, inoltre, di attivarli nel fornire un contributo costruttivo alla risposta dei bisogni di conciliazione.

Nel prossimo articolo passiamo all’analisi di come valutare i risultati durante il progetto.

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