Lo scorso 13 marzo a una conferenza organizzata dalla BCE e dal Massachussets Institue Of Technology, Mario Draghi – Presidente della BCE – ha inserito nel suo intervento alcuni consigili per le aziende europee.
I principali ambiti citati sono stati: capitale umano, R&D, assetti intangibili e puntare su un sistema più dinamico.
Draghi ha seguito una sorta di elenco: quello delle barriere che vanno superate per accelerare l’innovazione.
Adattare le innovazioni alla propria realtà, ovvero le nuove tecnologie inventate devono essere adattate dalle aziende nell’ambito dei propri processi di produzione al fine di renderle più efficienti.
Incrementare la spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo, in quanto sono soltanto tre i Paesi dell’Eurozona che figurano nella Top Ten globale.
Trasferire l’innovazione dalle aziende più avanzate alle più pigre, visto che il settore manifatturiero è in linea con quello delle imprese in altre economie sviluppate. Più lenta l’innovazione nel settore dei servizi.
Già, ma quali possono essere allora i modi per diffondere l’innovazione?
Mario Draghi ne cita tre:
Investire in capitale umano si traduce in una più alta crescita della produttività: fondamentale anche per difendere il modello europeo di salari più elevati e protezione sociale. Insomma, per combattere il senso di insicurezza economica attualmente prevalente in diverse econome avanzate.
Gli investimenti in assetti intangibili quali il capitale intellettuale, brevetti, marchi, software, modelli, sono importanti e comprendono per l’azienda un proprio R&D e lo sviluppo di una proprietà intellettuale aziendale, così come investimenti in branding, software e database.
Incrementare il dinamismo economico, per assorbire capacità di innovazione dove il contesto nel quale operano le aziende è fondamentale. Dalle attività concorrenziali ai tassi più alti di nascita di imprese, è una mnovra importante nell’incentivare le aziende ad abbracciare l’innovazione.
In definitiva, il rilancio della produttività è la priorità per Mario Draghi. E prima ancora di partire, è prioritario che la diffusione delle nuove tecnologie eisstenti raggiunga il maggior numero di imprese.