Esg: i criteri ambientali, sociali e di governance sono sempre più importanti.
Le aziende responsabili hanno ottime performance: ecco perché gli investitori sono sempre più attenti ad ambiente, società e governance.
Dice Isabelle Mateos y Lago, global macro investment strategist di BlackRock (il fondo più grande al mondo):
È ora che i criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) diventino mainstream. Non è più qualcosa in cui ci si fa coinvolgere da pochi individui che abbracciano gli alberi. Nel processo di ricerca di qualsiasi team di BlackRock, ci assicuriamo sempre di più che si prendano in considerazione i fattori Esg
Lo sostiene anche il Financial Times: un trend particolarmente evidente soprattutto nei paesi emergenti. Infatti, l’indice MSCI Emerging Markets Leaders che include 417 aziende che hanno alti punteggi Esg, a partire dalla crisi finanziaria del 2008/2009 ha oggi superato il benchmark MSCI EM.
Il fatto curioso che ha spinto ad aumentare l’attenzione sui fattori Esg è nata dal basso: le aziende hanno iniziato ad attivarsi per migliorare costantemente i propri standard, attirando capitali dagli investitori.
Dal lato dell’ambiente questo fornisce la possibilità di cogliere le opportunità date della nuove tecnologie pulite e tutelarsi dai rischi finanziari legati ai cambiamenti climatici.
Fa eco Christiana Figueres, la dirigente delle Nazioni Unite, che ha proposto al mondo della finanza di investire l’1% dei propri asset in energie rinnovabili.
Pone anche una scadenza: entro il 2020.
Nel corso di una conferenza dello United Nations Principles For Responsible Investments che si è tenuta a Berlino dal 15 al 27 Settembre, la dirigente è intervenuta con un messaggio video nel quale ha invitato i firmatari dei Principi Onu per gli investimenti responsabili a fare la loro parte riguardo il processo di transizione ecologica mondiale, necessario per combattere il cambiamento climatico.
Un tema caldo, dunque, che la Figueres tratta così:
Cari amici, questa è la sfida che vi lancio
La data del 2020 è il punto di non ritorno per la Terra, così come ha pubblicato lei stessa su Nature
Gli investimenti consentirebbero di innescare un effetto domino che porta a decarbonizzare mille miliardi di dollari all’anno da oggi al 2020: un’opportunità per gli investitori che diventerebbero, quindi, autentici agenti protettori dell’economia globale negli anni a venire.