Dopo le elezioni 2018, al governo che si insedierà verrà proposta un’agenda che ha al centro la sostenibilità.
Al di là degli esiti politici, degli schieramenti e delle bandiere che scenderanno in campo, è lecito aspettarsi dal governo entrante la massima attenzione su uno dei temi caldi del nostro tempo: l’agenda ambientale.
Sono cinquanta le idee che, se adottate, possono rappresentare un punto di svolta per il nostro Paese mettendo la sostenibilitò ambientale al centro di una strategia capace di darci un modello nuovo e duraturo per lo sviluppo.
Una strategia che deve coniugare ambiente, economia, lavoro e società agendo quindi su energia, rifiuti, agricoltura e industria 4.0
I fatti parlano chiaro: 355 mila imprese italiane dell’industria e dei servizi hanno investito in prodotti e tecnologie green (secondo il rapporto Green Italia 2017 di Fondazione Symbola e Unioncamere). L’Istat comunica che il 51,9% degli italiani è seriamente preoccupato per i cambiamenti climatici.
Nell’agenda presentata dopo le elezioni 2018 e che si compone di 50 idee suddivise in 18 aree di intervento, ci sono:
- la redazione del Piano nazionale clima ed energia che porti a conseguire l’obiettivo di 100% rinnovabili entro il 2050
- il varo di Piano nazionale della mobilità che è atteso dal 2001 con lo scopo di favorire la mobilità pulita (bicicletta, auto elettriche)
- lo spostamento dalla teoria alla pratica del concetto di sviluppo sostenibile ad oltre 30 anni dalla pubblicazione del rapporto Burtland
“La legislatura che si è appena conclusa è stata quella che ha approvato il maggior numero di leggi ambientali di iniziativa parlamentare. Il prossimo Parlamento avrà un compito abbastanza gravoso: quello di fare meglio di questa legislatura che nella storia repubblicana è stata la migliore sotto questo punto di vista”, ha spiegato Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, in un’intervista all’Adnkronos.
Di seguito l’elenco delle associazioni che hanno redatto e sottoscritto l’Agenda Ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese 2018:
Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, Fare Verde, Federazione Pro Natura, Federazione Italiana Amici della Bicicletta – FIAB, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridica Onlus, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, SIGEA, Slow Food Italia, TCI, VAS, WWF.
La versione integrale della proposta è disponibile a questo indirizzo