Miss In Action è il primo programma di accelerazione per creare un’impresa femminile o potenziarne una già esistente.
La call si chiude il prossimo 13 gennaio ed è aperta per startup già costituite che ancora non fanno capo a una “legal entity”.
I requisiti di Miss In Action sono quelli di avere un founder donna e un team con prevalenza femminile.
Delle proposte ricevute, dieci saranno selezionate e invitate all’Innovation Day il prossimo 21 febbraio per un pitch.
Ne usciranno quattro, per il percorso di accelerazione che inizierà nel mese di marzo 2019.
Miss In Action quindi rappresenta il primo programma di accelerazione rivolto all’imprenditoria femminile che ha lo scopo di supportare le startup/PMI nel raggiungimento degli obiettivi attraverso l’accompagnamento di manager e mentor esperti.
L’impegno previsto sarà di almeno otto giorni al mese divisi in due giorni a settimana.
Al termine del programma di accelerazione, spiega Miss In Action sul sito ufficiale, è prevista anche una fase di sviluppo di un Minimum Viable Product in cui le quattro startup/PMI selezionate verranno supportate nella definizione di un progetto congiunto con una o più realtà dell’Entità del gruppo PNB Paribas (BNP Paribas IFS, BNP Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia, BNL Gruppo BNP Paribas).
Questa seconda fase si pone l’obiettivo di produrre un prototipo che possa integrarsi con i servizi bancari, finanziari e assicurativi.
L’Investor Day sarà il momento in cui le startup/PMI potranno presentarsi di fronte a una platea di investitori e la data è definita nel mese di Ottobre 2019.
Miss In Action pubblica il regolamento a questo indirizzo.
Secondo i dati di Infocamere sono 1.313 le startup innovative in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne.
Prendendo in esame l’intero universo delle neo-società di capitali, la quota corrisponde solo al 13,6% del totale.
Da questi presupposti nasce Miss In Action. E a tutte le partecipanti, da parte nostra, in bocca al lupo!