Automotive. Un settore che si appresta a vivere un 2019 ricco di sfide e cambiamenti.
L’industria automobilistica si appresta a far fronte a un anno complicato. Sono molte le domande che troveranno risposta, se tutto andrà bene, negli ultimi mesi del 2019.
Certo le sfide lanciate da guida autonoma ed elettrificazione sono importanti e impongono investimenti ingenti da parte del settore.
Sembra quindi inevitabile nel 2019 assistere a tagli dei costi che potrebbero essere pesanti per gli stabilimenti.
I mercati del Nordamerica e della Cina sono in flessione e questo risulta in un più che sensibile calo generale che dipende in maniera diretta dalla politica americana.
Marchionne ha lasciato in eredità un piano per Fiat-Chrysler di oltre 8.7 miliardi di euro di investimenti, 5 in Italia, entro il 2022.
Non sono molti e non perdere terreno rispetto alle concorrenti non è certo una missione facile.
Altra successione da gestire è quella in Renault-Nissan-Mitsubishi. Se Giappone e Francia non troveranno una soluzione in difesa dell’alleanza (a rischio per l’arresto di Carlos Ghosn) si potrebbe giungere anche alla separazione. E non sarebbe una buona notizia.
In questo panorama anche la contrazione delle vendite del diesel fa la sua parte.
In Europa oggi la quota diesel vale il 36% rispetto al 55% del 2012. Le stime danno un’ulteriore calo fino al 30% nel corso dell’anno.
Questo calo si trasformerà in un aumento delle vendite delle auto elettriche?
Difficile. Questo tipo di auto resterà di nicchia almeno fino a quando tutti i governi investiranno sulla promozione di incentivi che spingano un cambio nel paradigma dell’intero settore automotive.
Resta ancora l’odissea dell’auto robot. Nonostante i molti proclami e annunci, i problemi non sono ancora risolti e la tecnologia non risulta essere completamente affidabile e quindi destinata a una diffusione massiccia.
Se ci limitiamo ad osservare quella di livello 5, che è il massimo dell’automazione e che esclude l’utilizzo umano di pedali e volante e lascia tutto nelle mani dell’intelligenza artificiale possiamo facilmente capire che di strada da fare ce n’è ancora tanta.
Un anno quindi di sifde, importanti, a volte entusiasmanti. Il settore come reagirà e come abbraccerà le rivoluzioni in atto?