GENERALITÀ – Per conferire all’acciaio determinate caratteristiche in funzione del suo utilizzo finale si ricorre ai trattamenti termici.
Definizione
Si definisce trattamento termico l’operazione, o la successione di operazioni nel caso di un trattamento complesso, durante le quali l’acciaio viene sottoposto ad uno o più cicli termici, cioè a variazioni, entro limiti determinati, della temperatura in funzione del tempo.
Di norma un ciclo termico comporta un riscaldo ad una data temperatura, un mantenimento per un certo tempo a questa temperatura ed infine un raffreddamento fino a temperatura ambiente con modalità diverse in relazione agli effetti desiderati. I vari cicli di trattamento vengono scelti in base alle caratteristiche di durezza, tenacità, microstruttura e lavorabilità desiderate. Il ciclo di trattamento deve essere fissato non solamente in funzione del tipo di acciaio ma anche delle dimensioni dei pezzi, delle caratteristiche del mezzo di riscaldo e di quello di raffreddamento.
Punti critici dell’acciaio
fondamentale per una esatta esecuzione dei diversi cicli. Come punto di trasformazione o punto critico si indica la temperatura alla quale si produce, nel corso del riscaldo e del raffreddamento dell’acciaio, un cambiamento di fase.
I punti critici principali sono:
AC1 = temperatura alla quale, durante il riscaldo, inizia la formazione di austenite;
AC3 = temperatura alla quale, durante il riscaldo, termina la trasformazione della ferrite in austenite;
AR3 = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, inizia la trasformazione dell’austenite in ferrite;
AR1 = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, termina la trasformazione dell’austenite in ferrite + cementite;
MS = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, inizia la trasformazione dell’austenite in martensite;
MF = temperatura alla quale, durante il raffreddamento, termina la trasformazione dell’austenite in martensite.