L’ industria 4.0 che sta trasformando Hong Kong in un hub internazionale di innovazione parla anche in parte italiano.
NiRoTech, società di elettronica di cui è co founder Roberto Leone, sta realizzando la prima linea industriale basata sulla smart production.
Leone è Managing Director di un’azienda che conta un fatturato di 24 milioni di dollari e impiega quarantadue persone. Stringendo un accordo con un ente semi-governativo locale si sta occupando della costruzione di un impianto industriale ad altissimo grado di automazione che si basa sull’integrazione fra robot, intelligenza artificiale, IoT e Cloud.
Questa nuova linea di Industria 4.0 sarà pronta per il mese di Ottobre e sancirà il ritorno dell’industria manifatturiera ad Hong Kong.
«E sarà un’industria 4.0 – commenta Roberto Leone –,cioè quell’industria automatizzata e interconnessa che rappresenta il futuro, e che per l’Asia è già il presente. La nuova linea realizzata da NiRoTech permetterà non solo di aumentare la capacità produttiva e ottimizzare i costi, ma soprattutto di ottenere prodotti finiti ad alta tecnologia e di qualità superiore».
La linea si sviluppa per 40 metri con struttura ad L e impiega una decina di robot in autotuning. Permette infatti di raddoppiare la capacità produttiva rispetto a un impianto tradizionale e sviluppa contemporaneamente sei modelli invece di uno solo. Sono quattro o cinque le persone impiegate nel governo e nel controllo della linea.
«Questo a Hong Kong è il primo sito produttivo interamente di proprietà di NiRoTech, 2500 metri quadri con una decina di persone al lavoro, ed è un passo fondamentale per avere una supply chain completamente smart. Si tratta di un investimento importante che ci permetterà crescere e posizionarci in un settore strategico,» sottolinea Leone.
Il Governo cinese vuole spingere sull’affermazione di un “Made in Hong Kong” dedicato a innovazione e tecnologia proprio in questi anni nei quali i costi dei terreni e degli immobili diventano proibitivi e la manodopera è sempre più scarsa.
«La chiave per essere competitivi è proprio questa, puntare sullo smart manufacturing per realizzare prodotti di qualità eccelsa e ad alto valore aggiunto – conclude Roberto Leone –. Ed è un modello che a mio avviso è estremamente interessante anche per noi europei. Infatti, se l’esperienza con questa nuova linea a Hong Kong sarà positiva, non escludo che in futuro potremo replicarla anche in altri Paesi, Italia inclusa»