Startup Innovative: fondi per la ripartenza

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Startup Innovative destinatarie di uno speciale fondo di garanzia del valore di 200 milioni.

Il fondo di garanzia è da destinare alle startup innovative attraverso un travaso verso il Fondo di sostegno per il venture capital o il Fondo nazionale innovazione.

Ci sono allo studio anche altre misure quali prestiti convertibili, un voucher con il quale i giovani imprenditori possano pagare i servizi offerti da incubatori e acceleratori che li supportano nella crescita, un aumento degli incentivi fiscali per gli investimenti in startup, della deduzione al 100% delle spese per l’acquisizione della totalità del capitale delle aziende innovative, di un credito di imposta dedicato agli investimenti in ricerca e sviluppo.

Un’agenda ricca che include anche il rifinanziamento del programma Smart&Start a garanzia di un aiuto compreso fra 100.000 e 1 milione e mezzo di Euro per le aziende con meno di 60 mesi di vita.

Insomma, gli interventi su cui il Governo sta lavorando possono aggirarsi intorno ai 362 milioni di Euro e il lavoro ora è concentrato sull’individuazione del veicolo normativo più idoneo dove inserire le misure allo studio.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca insieme al Ministero per lo Sviluppo economico e al Ministero per l’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione hanno firmato un Protocollo D’Intesa che rappresenta il primo atto d’indirizzo governativo, a livello europeo, che riconosce agli appalti pubblici la capacità di stimolare una crescita intelligente e inclusiva dopo la fase si emergenza causata dal Covid 19.

I suoi obiettivi in relazione alle startup sono questi:

  1. stimolare e sostenere la creazione di un’industria e di un mercato delle soluzioni innovative incentivato dalla domanda pubblica, supportando, inoltre, attività di ricerca e sviluppo e di sperimentazione, nonché l’accesso al mercato delle aziende presenti sul territorio;
  2. attuare la trasformazione strutturale delle infrastrutture digitali e dei servizi della pubblica amministrazione, promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato per generare e diffondere l’innovazione;
  3. migliorare la qualità della vita di cittadini ed imprese, favorendo l’introduzione di soluzioni innovative e tecnologie emergenti per dare riscontro a quelle esigenze di semplificazione manifestate nel quotidiano contatto con il settore pubblico.

Questi obiettivi, fissati cinque anni fa diventano ora parte integrante del Protocollo e la partenza è affidata a Smarter Italy (il programma completo lo puoi leggere qui).

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